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Cosa vedere a Torino


WEEKEND A TORINO

Avete in mente un weekend a Torino e cercate di organizzarvi al meglio in modo da ottimizzare tempi e costi?
La lettura di questi post potrà esservi utile perché:
cosa vedere a TorinoVi indicheremo i musei imperdibili e quelli da evitare
cosa vedere a TorinoVi daremo consigli su dove mangiare bene a Torino spendendo poco
cosa vedere a TorinoVi daremo consigli su come muovervi in città.

torino musei da non perdere



Premessa, e di questa cosa ne gioverà la vostra vacanza: i torinesi sono davvero molto cordiali, educati e simpatici. I torinesi non sono musoni, buttano la parola (sul bus una signora mi ha detto dove comprare carciofi a 10 cent il pezzo), il barista ti chiede: “Il solito?” alla seconda volta che entri nel locale, l’edicolante ha ricostruito la storia della mia vita semplicemente dal mio modo di parlare (e finora non c’era riuscito nessuno), alle strisce gli automobilisti si fermano, nei locali anche gli ubriachi di chiedono scusa se ti urtano, beh, vien voglia di trasferirsi!

Detto questo, vi chiederete come organizzare al meglio il tempo che avete a disposizione per visitare Torino. Generalmente per una vacanza a Torino vi si trascorrono due o tre giorni. Se vi fermate per due giorni a Torino vorrete visitare qualche museo. Bene, vi consiglio quindi di visitare unicamente i musei imperdibili e tralasciare il resto.

MUSEI IMPERDIBILI A TORINO

Museo Egizio

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via karmanews.it

 

Costo ingresso 13 euro a persona. Audioguide incluse nel costo del biglietto. Per visitare il museo egizio a Torino sono necessarie almeno 3-4 ore di tempo. Se siete di fretta non ascoltate l’audioguida ma limitatevi ai pannelli esplicativi, dal momento che sono sufficientemente chiari e vi consentono di visitare il museo più velocemente. Se avete il tempo contato tenete in considerazione anche il fatto che  c’è sempre un po’ di fila per entrare nel museo. Perciò se decidete di visitare il museo egizio a Torino in periodi di grande affluenza turistica prendete in considerazione l’opzione di prenotare l’orario del vostro ingresso, al costo di 2 euro, che vi consentirà di evitare la fila.

Borgo e Rocca medioevale di Torino

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Il borgo medievale visto dal parco Valentino

Il borgo non è autentico, è stato costruito nel 1884 in occasione di un’Esposizione dell’artigianato e dell’industria italiana. La ricostruzione è accurata, gli edifici che si vedono sono la riproduzione fedele di botteghe, locande, castelli del Piemonte e della Val d’Aosta. Il progetto e la realizzazione del borgo hanno avuto la supervisione di un architetto portoghese, tal Alfredo d’Antrade,  che era uno studioso e grande appassionato del medioevo italiano nonché stimato restauratore.

La visita al borgo è gratuita, ma vi consiglio vivamente di pagare i 6 euro per seguire la visita guidata alla Rocca medievale. L’interno della Rocca è arredato e la guida vi elencherà un sacco di curiosità sulla vita nel medioevo. Ad esempio sapete perché si dice “un altro paio di maniche”? Se visiterete la rocca lo scoprirete! Per una passeggiata nel Parco del Valentino, al cui interno si trova appunto il borgo medioevale e la sua rocca, ricordatevi di portare qualche noce (rubatela nel buffet della colazione all’hotel) per i tanti scoiattoli super socievoli (e tenete a disposizione un po’ di spazio nel vostro cellulare, scatterete innumerevoli foto tenendo gli scoiattoli in mano).

Palazzo Reale di Torino

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Il palazzo reale di Torino


Costo 12 euro. Non c’è mai troppa gente, mentre al Museo Egizio abbiamo fatto ore di fila, nel Palazzo Reale abbiamo girato praticamente soli. Troverete arredi, stoffe, oggetti. Nel prezzo è inclusa la visita all’armeria, alla galleria sabauda e alla biblioteca.

La visita può essere anche veloce, perciò in due ore dovreste cavarvela. La biblioteca è sempre aperta al pubblico e l’ingresso è gratuito. Noi abbiamo avuto la fortuna di entrare anche nei caveau, che sono aperti solo in periodi limitati. Purtroppo, durante la nostra visita nel caveau della Biblioteca Reale non era esposto l’autoritratto di Da Vinci bensì solo delle scene sulla natività (era allestito un percorso a tema durante il periodo natalizio) che non abbiamo trovato molto interessanti, a differenza del secondo caveau, dov’era esposto il planisfero di Giovanni Vespucci (Amerigo era suo zio) del 1523 e diverse mappe della Terra Santa.

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La Biblioteca Reale
Se la vostra vacanza a Torino si limita a pochi giorni, potete visitare tranquillamente questi musei. Al massimo potete aggiungere la salita sulla Mole per ammirare la città dall’alto. La salita alla Mole non è compresa nella Piemonte+Torino Card, la carta in questo caso dà diritto solo a una riduzione.
Vi consiglio di salire sulla Mole in orario diurno durante una bella giornata. Il tempo necessario per la fila può superare l’ora di attesa. E neanche l’acquisto del biglietto on-line dà diritto alla precedenza, com’è ben sottolineato nel sito del Museo.

Infine, prima di chiudere la rassegna dei musei imperdibili a Torino, vi segnalo il museo di Cesare Lombroso, voluto dallo stesso Lombroso, creato da lui proprio a Torino e con materiale da lui raccolto o a lui donato. Il museo, inspiegabilmente, non è menzionato in alcuna guida turistica.
Lombroso fu l'inventore della fisiognomica, pseudoscienza che si prefiggeva di dedurre le caratteristiche morali di una persona dalle sue caratteristiche fisiche.

Museo Cesare Lombroso a Torino

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La sede del museo Lombroso ha un'aria vagamente sinistra anche in una giornata di sole

Ingresso 3 euro, gratuito tutti i mercoledì. Il museo di Cesare Lombroso a me non è dispiaciuto, ma non lo consiglierei a tutti. Lo consiglio a coloro che per motivi di studio già conoscono Lombroso e agli amanti del macabro. All'interno del museo troverete scheletri, centinaia di teschi (veri), innumerevoli calchi in cera (con tanto di capelli, occhi e denti) del volto di detenuti morti in carcere, colpevoli di omicidi, stupri, rapine. Tutti i pezzi sono originali, sono stati raccolti da Lombroso stesso, anche il suo scheletro e il suo testamento sono esposti nel museo, così come il mais avariato con cui cercava di curare la pellagra (nel museo ho scoperto il significato della vitamina PP, ossia pellagra preventing). Il museo di Cesare Lombroso potrebbe organizzarsi con un po’ di merchandising macabro, teschi, goniometri fisiognomici alla Mr. Burns, ma anche così la visita è d’atmosfera e degna di attenzione.
 
Fin qui abbiamo parlato dei musei imperdibili di Torino, per sapere invece quali sono i musei evitabili di Torino leggete il post successivo!

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