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Trieste - Cosa vedere

Cosa vedere a Trieste? 

Trieste è la mia città natale, e posso dire che tutti coloro che hanno visitato Trieste ne sono rimasti colpiti. E' un'ottima meta per un week-end e merita una sosta se siete diretti in Croazia o in Slovenia.
foto di Andreas Neumann

Itinerario di un giorno a Trieste

L'itinerario si snoda attraverso questi luoghi:
MIRAMARE - BARCOLA - TOPOLINI - LA LANTERNA - CENTRO STORICO - PIAZZA UNITA D’ITALIA - TEMPLI RELIGIOSI - CANAL GRANDE - TRAM STORICO - OSMIZZE

Scopriamoli nel dettaglio:

MIRAMARE


Giusuè Carducci lo definì “un nido d’amore costruito invano”. Questo perché Miramare era destinato a essere la residenza di Massimiliano d'Asburgo (fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, ossia colui che ha sposato la principessa Sissi) e della giovane moglie Carlotta. Subito dopo l'ultimazione dei lavori, però, la coppia di sposi è partita dal porticciolo di Miramare verso l'avventura messicana che ha visto Massimiliano d'Asburgo fucilato e Carlotta diventare pazza.
miramare-Trieste
via windizio.altervista.org
Miramare è bellissimo, è un castello da fiaba circondato da un parco immenso.
Se si decide di arrivare in questo estremo lembo d’Italia via treno o in auto lungo la cosidetta strada “Costiera” saranno le bianche torri merlate di Miramare ad annunciare che stiamo per arrivare a Trieste.
Miramare per me, è la porta della città di Trieste. I triestini usano l’immenso parco con giardini all’italiana per fare jogging o per portare a spasso i bambini; inoltre subito fuori il maestoso portone d’ingresso si tuffano e prendono il sole.

BARCOLA

barcola-Trieste
Lungomare di Barcola d'inverno. Sullo sfondo a sinistra s'intravede il castello di Miramare.
Si prosegue lungo il lungomare di Barcola, che si srotola per diversi chilometri da Miramare fino al centro di Trieste. E’ una bella passeggiata in ogni stagione. D’estate ci si mette d’accordo per incontrare gli amici in un ”Topolino”, per fare il bagno e per ammirare le mule (ragazze) triestine.
La municipalità per evitare i frequenti tamponamenti causati dalle ragazze in bikini è stata costretta a piantare una lunghissima siepe bella, alta e rigogliosa, che evita che gli automobilisti si distraggano.

BAGNO ALLA LANTERNA detto anche PEDOCIN

Non amate la seduzione in costume da bagno?
pedocin
via voicesfromitalymag
Niente paura, Trieste risponde a tutte le esigenze, esiste il bagno comunale “Alla Lanterna” (viene chiamato così solo dai “foresti” (ossia i turisti), per i triestini si chiama Pedocin), che oltre a essere l’unico lido in Europa ad avere un muro che separa gli uomini e le donne è un esempio di triestinità (ci sono aneddotti divertenti su vecchi habituè che legano col lucchetto la sdraio alla rete e che son felici di non dover “’scoltar le ciacole delle babe” (le chiacchiere e i pettegolezzi delle donne). I bambini giocano a calcio col nonno nella parte maschile ma si fanno comprare il gelato dalla nonna nella parte femminile.
  • Infatti i bambini sino ai 12 anni hanno libero accesso ad entrambe le zone.
  • Per entrare al bagno "La Lanterna" si paga 1 euro.

PIAZZA UNITA' D'ITALIA

piazza unità d'italia 
Percorriamo tutto il lungomare sino ad arrivare a Piazza Unità d’Italia coi suoi splendidi palazzi sui tre lati e il quarto lato aperto verso il mare, nel quale si protende il Molo Audace.
Trieste ha un'archittettura e uno stile molto simili a San Pietroburgo.
Nel centro di Trieste troverete segnalati i luoghi frequentati da James Joyce che, colpito dall’unicità di Trieste, decise di trascorrervi quasi vent’anni. A Trieste, fra le varie opere, scrisse "Gente di Dublino" e "Ulisse".

TEMPLI RELIGIOSI e CENTRI SCIENTIFICI

canal grande Trieste
Mentre passeggiamo per il centro storico, lungo il Canal Grande (sì c’è anche a Trieste), entreremo dentro la chiesa Greco-Ortodossa, quella serbo-ortodossa, dentro la sinagoga (la più grande d’Europa a livello volumetrico) e dentro la chiesa anglicana. Tutti questi templi religiosi sono testimoni del carattere multietnico di Trieste, città che richiamava mercanti da tutto il mondo e che oggi richiama scienziati da ogni angolo della terra. Infatti a Trieste ha sede la SISSA (scuola internazionale studi superiori avanzati), il sincrotrone Elettra, l'osservatorio astronomico dove lavorava Margherita Hack, solo per citare i centri più famosi.

CAFFE' STORICI DI TRIESTE

caffè storici trieste

Prima di continuare il giro a zonzo per Trieste, facciamo una pausa ed entriamo in uno dei tanti caffè storici (San Marco, Tommaseo, Caffè Agli Specchi,etc.) dove da veri triestini potremo ordinare un “capo in B”.

TRAM DI OPCINA E OSMIZZE

tram opcina
Vecchia cartolina raffigurante il tram di Opcina
Verso sera prendiamo il Tram storico di Opcina. Arrivati a destinazione, entriamo nella pasticceria St-Honorè dove potremmo prendere come souvenir dei deliziosi cioccolatini a forma di tram. Fermiamoci sull’altopiano e ceniamo in un’osmizza (sono delle rivendite di vino e piatti locali vendute direttamente dai produttori) che si riconosce dalla frasca usata per segnalarne la presenza a bordo strada.

Ma ci sono molte altre cose da vedere a Trieste : il castello di San Giusto, la risiera di San Sabba (l'unico campo di sterminio in Italia), il faro della vittoria (per ammirare Trieste e il suo golfo dall'alto e gratuitamente). Se ti interessano, le trovi al seguente post: Cosa vedere a Trieste

E nei dintorni di Trieste c'è la grotta gigante (la più grande del mondo), le foibe, la Val Rosandra.

10 commenti:

  1. sono di trieste hai descritto bene la città

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    Risposte
    1. Sono felice che ti sia piaciuto questo post.
      :)
      Nei prossimi giorni parleró dei dintorni di Trieste e della risiera di San Sabba, del Museo Revoltella e di San Giusto.

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  2. a trieste come tu chiami canal grande noi triestini lo cjamemo (chiamiamo) ponte rosso

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    Risposte
    1. Vero!!!
      Ho seguito la nomenclatura "ufficiale" ma mi son scordata di scrivere che viene chiamato "ponte rosse"

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  3. Grazie per queste preziose info. Il prossimo week end visiteremo questa bellissima città!
    Visto che sei del luogo, mi permetto di domandarti se ci sono negozi artigianali dove e possibile visitare i laboratori o piccole aziende dove è possibile seguire la lavorazione di prodotti (alimentari e non).
    Ti ringrazio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uhm... che domanda difficile ;) onestamente non ne conosco. Però, visto che sarai a Trieste in questo periodo, troverai in tutte le panetterie e pasticcerie dei dolcetti tipici del periodo di ognissanti: le fave dei morti. Inoltre, se sei coraggiosa, potresti provare il piatto tipico per eccellenza: la jota (è fatta coi crauti, gli altri ingredienti non te li svelo così non ti rovino la suspense). IL bel parco di Miramare non sarà al top ma ne rimarrai di certo affascinata comunque. Ti consiglio di entrare anche all'interno del castello (e l'audioguida è ben fatta). Poi magari fammi sapere che cosa ti ha colpito di più!
      Grazie!

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    2. Certo che sì! Qualche foto andrà a finire sul mio blog il resto nel cuore.
      Grazie per le dritte: amo i dolci e non mi farò scappare le fave dei morti. Adoro la cucina e scoprire nuovi sapori: la jota entrerà nelle mie esperienze culinarie! ;)

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  4. Ciao, io ero indecisa sul luogo dove andare, ma ora che ho letto questa descrizione del posto, credo sia doveroso andarci. Grazie

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  5. ciao, vorrei sapere se è possibile un itinerario "ristretto" (purtroppo ho a disposizione circa 6 ore), con il quale poter vedere i punti prinicipali.

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    Risposte
    1. Ciao. Se hai solo 6 ore per visitare Trieste, a malincuore ti consiglio di "saltare" Miramare, la cui visita da sola ti porterebbe via almeno metà del tempo, a meno che tu non abbia intenzione di gironzolare solo un'oretta per i giardini, che in primavera valgono davvero la visita. Eviterei anche i topolini e barcola. Puoi concentrarti sul centro città, piazza Unità d'Italia, il molo audace, il centro storico, e san giusto, di cui parlo in quest'altro post su Trieste

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