GODSHUISJES Maison Dieu
Girovagando per Bruges scorgerete questi ingressi di corridoi intonacati a calce riportanti un nome e una data.
Di cosa si tratta?
Questi corridoi sono l’entrata delle maisons-Dieu che sono una caratteristica di Bruges. Come vi dicevo in questo post, nell’ottocento Bruges era la città più povera del Belgio, gran parte della cittadinanza non aveva i mezzi per vivere né possedeva un tetto.
Le corporazioni, quindi, decisero di costruire queste abitazioni in alcuni terreni incolti.
Le abitazioni erano costituite da un unico locale, una sola finestra e un lucernario. Al centro le case disponevano di un orto, di una pompa per l’acqua e di servizi igienici.
Come vedete le case restaurate sono abitate e vengono tutt’ora assegnate a persone con un reddito basso.
Lungo Katelijnestraat, una delle vie principali della città, si trovano diversi complessi di godshuisjes, quindi per individuarle basta guardarsi un po' intorno.
Pochi dei turisti che visitano Bruges sanno dell'esistenza delle Maison Dieu. Eppure le entrate e i cortili sono visitabili e meritano una sosta perché queste casine piccine così linde e perfette sembrano quasi finte.
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