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Ciclabile Tarvisio - Grado

Il percorso ciclabile Tarvisio-Grado è il tratto italiano della ciclovia Alpe Adria, che parte da Salisburgo e usufruisce di queste due ciclabili ricavate da ferrovie non più utilizzate.
Avete già visto il primo post sulle piste ciclabili?
ciclabile Tarvisio-Grado
via girolibero
Ho avuto il piacere di percorrerla, la ciclabile Tarvisio-Grado. La si può affrontare in un periodo di tempo di 3-5 giorni, è quasi tutta in discesa, non è faticosa e la si può fare anche con dei ragazzi.


CICLABILE TARVISIO-GRADO

Se uno viene da fuori Tarvisio può caricare la bicicletta nel treno che porta alla stazione Tarvisio Boscoverde.
Dal centro di Tarvisio si imbocca la pista che conduce alla torre ottagonale, ultima rimasta di tre torri costruite nel ‘400 per la difesa contro le scorrerie turche dell'epoca.
Si prosegue verso Camporosso, costeggiando e oltrepassando per molte volte il fiume Fella, che più avanti si getterà nel Tagliamento. Si passa Val Bruna, Ugovizza e si costeggia la Julia Augusta, antica strada romana che collegava Aquileia alla Carinzia. Per queste strade sono passate tutte le invasioni barbariche: Goti, Alemanni, Visigoti, Ostrogoti, Unni, Longobardi, Franchi, Ungari...
Dopo Malborghetto si prosegue verso Pontebba e ci si immette sulla vecchia linea ferroviaria, si giunge a Chiusaforte, battezzata così perché nel 1086 il patriarca Vadolrico, in questo passaggio stretto della Julia Augusta fra montagne e fiume, costruì una chiusa, cioè una dogana per il pagamento dei pedaggi.
La galleria che porta a Moggio Udinese è ancora in fase di restauro. Quindi fino a Moggio bisogna percorrere una via, per fortuna poco frequentata.
A Moggio, il fiume Fella si unisce al torrente Aupa. Val la pena di visitare l'antica abbazia del 1085, che nel XVI secolo ebbe tra i suoi priori san Carlo Borromeo.
Una strada militare che viaggia in mezzo a boschi e cascate conduce da Moggio a Venzone.
ciclabile Tarvisio-Grado

Venzone, borgo medievale distrutto dal sisma del 1976, è stato ricostruito al suo aspetto originario. Venzone è famosa per le mummie. Nella chiesa, anche questa ricostruita con le stesse pietre di prima del sisma (furono numerate e rimesse al loro posto), sono esposte cinque mummie. Altro aspetto caratteristico del luogo è la famosa lavanda di Venzone, che non ha niente da invidiare a quella francese.
Proseguendo, si arriva a Gemona, anch'essa distrutta dal sisma e restituita al suo aspetto originario, grazie a un’opera di ricostruzione senza precedenti in Italia.
Ci si trova nelle zone umide del Tagliamento, dove risorgive prati e boschetti la fanno da padrone. Più avanti, andando verso Udine, si attraversa la zona dei Colleredo, famosa famiglia patrizia, che qui eresse notevoli castelli e ville.
Udine merita un discorso a parte, in quanto necessita almeno di un giorno per visitarla velocemente.
Oltre Udine ci sono le più belle ville nobiliari della zona, oggi convertite in ottime cantine, come villa Giacomelli, villa Lovaria, palazzo mantica-Frangipane e molte altre, non meno belle e famose di queste. Nelle calde serate estive, nei cortili di queste ville si tengono bellissimi concerti, alla fine dei quali i proprietari offrono sempre un assaggio dei loro ottimi vini.
Si prosegue verso Santa Maria La Longa, un paesino che ai più non dice niente, anche se vi si trova la Berlina, una delle poche Colonne della Giustizia rimaste in Italia, monito per chiunque delinqua in questo paese. Durante la prima guerra mondiale, Giuseppe Ungaretti qui compose “il Mattino”, con il famoso  verso “M'illumino d' immenso”.
ciclabile Tarvisio-Grado
via turismo fvg
Si giunge a Palmanova, città stellata del ‘500, ideata dall'architetto Giulio Savorgnan, una vera roccaforte per difendersi dagli attacchi dei Turchi, così perfetta da risultare imprendibile, non fu mai espugnata.
Un bel percorso in mezzo alla campagna porta a Strassoldo con i suoi castelli, abbattuti e ricostruiti molte volte. Un borgo medievale tra i meglio conservati d'Italia, con i suoi mulini ad acqua ancora funzionanti e ai lati dei bei corsi d'acqua di risorgiva limpidissima.
Da Strassoldo si fa tappa a Cervignano, cittadina sul fiume Ausa che prima del 1918 si trovava sul confine fra Austria e Italia, e da lì si prende la ciclabile dell'ex ferrovia Cervignano-Grado. Da visitare lungo il percorso, Aquileia. Poco più avanti si arriva alla stazione di Belvedere dove termina la ferrovia. Per giungere a Grado si percorre una pista ciclabile a fianco del ponte. E una volta a Grado, leggete questo post su Grado cosa vedere

2 commenti:

  1. molto interessante grazie

    RispondiElimina
  2. Consiglio di fare questa pista ciclabile.
    é indimenticabile come percorso e posti da vedere.

    RispondiElimina

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